Vai al Contenuto Raggiungi il piè di pagina
FAQ IMU
Sì, per i soli contribuenti residenti all’estero è possibile pagare tramite bonifico bancario; le coordinate bancarie sono reperibili sul sito del comune in cui l’immobile esiste.
I cittadini residenti nel territorio italiano devono provvedere al pagamento IMU utilizzando i modelli F24.
Fino ad un anno dal decesso si può pagare ancora a nome del defunto, oppure si può utilizzare il modello F24 mettendo il codice fiscale del coobbligato o erede.
Può chiedere il calcolo del ravvedimento e il modello di pagamento via email all’indirizzo: tributi@cm-montemilius.vda.it, via PEC all’indirizzo: tributi@pec.cm-montemilius.vda.it oppure telefonicamente al numero 0165 516446.
È possibile richiedere il rimborso del credito mediante presentazione di apposita istanza, compilando il relativo modulo, scaricabile al seguente link: https://www.celva.it/it/fines-tributi-e-imposte/imu/ e allegando le quietanze di pagamento oggetto di rimborso.
Dal 2016 si ha diritto ad una riduzione del 50% del tributo in presenza dei seguenti requisiti:
- un contratto di comodato d’uso registrato all’agenzia delle entrate;
- la riduzione può essere accordata solo tra parenti di primo grado in linea retta;
- il comodante che il comodatario devono essere entrambi residenti nel comune in cui è situato l’immobile;
- chi cede in comodato non può avere più di due immobili, quello dove abita e un altro di categoria A.
Si, è prevista la riduzione dell’imposta del 50%. Per poterne beneficiare è necessario presentare un’istanza al Servizio Associato Tributi via mail o via pec. Il modello compilabile è scaricabile al seguente link: https://www.celva.it/it/fines-tributi-e-imposte/imu/
Nel caso di rilascio del permesso di costruire, la riduzione del 50% è applicabile dalla data di inizio lavori, nel caso di scia dalla data della SCIA.
Per gli immobili strutturalmente inagibili si può fare domanda di inagibilità, quindi riduzione imu del 50% a partire dalla data della domanda previo parere dell’ufficio tecnico del comune dove è situato l’immobile.
Insieme all’abitazione principale possono essere esenti da imposta una pertinenza per ogni categoria catastale: un C2 (depositi, cantine, soffitte, taverne, lavanderie), un C6 (garage o posto auto) e, ove esistente, un C7 (tettoie).
Un esempio chiarificatore: nel caso in cui l’abitazione principale comprenda già delle pertinenze, ovvero ad esempio una soffitta ed una cantina, entrambe di categoria C2, accatastate unitamente all’unità ad uso abitativo, è ragionevole ritenere che in questo caso il contribuente possa usufruire dell’agevolazione IMU per la prima casa solo per un’ulteriore pertinenza classificata in C6 o C7.
Se l’errore è imputabile alla banca o all’ufficia postale, sarà necessario recarsi dove è stato effettuato il pagamento con l’F24 per chiedere la rettifica del codice catastale del Comune beneficiario del pagamento.
Se invece l’errore è da attribuire al contribuente, è necessario chiedere la correzione all’ente che ha incassato che dovrà riversare l’importo al Comune cui spetta il versamento.
Il valore delle aree edificabili è il valore venale in comune commercio. Se ci sono degli atti di acquisto/vendita il valore è quello derivante dall’atto, lo stesso vale per le successioni. Nel caso in cui non ci siano riferimenti al valore commerciale, il comune determina un valore minimo ai fini dell’accertamento del corretto adempimento tributario, nel senso che se in fase di controllo risulta che l’area è stata valorizzata al di sotto del valore minimo determinato sarà emesso un avviso di accertamento tributario per la differenza di importo rispetto al valore minimo determinato.